
7 passaggi strategici per creare un logo
In questo articolo, ti parlerò del sesto passaggio strategico per creare un logo: il lettering per un logo. Analizzeremo insieme questo passaggio che, dopo il quinto step, nel quale ti ho parlato del design per creare un logo, è quello nel quale scegliamo il lettering, cioè i caratteri tipografici che utilizzeremo per il naming. Con il termine naming intendiamo la parola o le parole che danno un nome al brand per il quale stiamo disegnando il logo. Ora finalmente avremo modo completare il nostro logo in ogni sua parte, quella iconica e quella testuale.
- Il Brief per creare un logo
- La ricerca per progettare un logo
- La mappa mentale per creare un logo
- Gli schizzi per disegnare un logo
- Il design per creare un logo
- Il lettering per un logo
- Il colore in un logo
Crea un logo brillante
6. Il lettering per un logo
di Eleonora Giacinti
La scelta del lettering per un logo è il passaggio nel quale ci occupiamo di scegliere il carattere tipografico che useremo per la parte testuale del logo. Il lettering e le modalità del suo utilizzo, aggiungono significato e identità al logo, che può essere anche costituito unicamente dal lettering.
Il lettering, il carattere che utilizzerai per il logotipo, cioè la parte testuale del logo, va scelto con consapevolezza e attenzione.
Come scegliere in modo appropriato il lettering per un logo? Scopriamolo insieme
Il potere delle lettere nel lettering per un logo
SESTO PASSAGGIO STRATEGICO
Il lettering per un logo

Selezionare e scegliere il carattere del lettering per un logo non è una operazione banale ma una scelta delicata che richiede osservazione e desiderio di confrontarsi con molti e ripetuti tentativi. È necessario provare il carattere scelto con il testo del logo. Una scritta non ha solo la funzione di comunicare il concetto espresso attraverso una parola, ma dispone di una forza autonoma di immagine, data dal segno che si crea nell’assemblare le lettere una accanto all’altra. Mettendo le lettere che costituiscono il naming di un logo, una vicina all’altra, otteniamo un’immagine che ha una sua forza ed espressione specifica che cambia se scegliamo un altro carattere o se decidiamo di scrivere tutto in maiuscolo.
La leggibilità del lettering per un logo
La regola numero uno nella creazione di un logotipo è la leggibilità. Se un carattere non offre la necessaria leggibilità e chiarezza, o pone dei dubbi sull’effettivo significato della parola, meglio scegliere un altro carattere.
Di solito un testo scritto tutto in maiuscolo risulta meno leggibile. Questo aspetto per un logo di poche lettere è relativo, ma considera questo argomento con attenzione se il logo è costituito da più parole.
Poiché una famiglia di caratteri ha diverse serie, sia per l’aspetto normale, condensed o extended (cioè più stretto o allargato) sia per la diversificazione tra carattere tondo e carattere corsivo, sia per lo spessore (light, book, semibold, bold, heavy, extrabold ecc…), può essere molto utile provare le varie forze e i vari spessori offerti dalla famiglia di caratteri, giocando anche con queste qualità.
Lo spazio tra le lettere (creantura o kerning) nel logo
Nella creazione di un logotipo è importante osservare lo spazio esistente tra una lettera e l’altra, che deve essere proporzionato ed offrire all’occhio che lo osserva, una sensazione di continuità ma non di unione (a meno che non sia scelta). L’occhio deve passare da una lettera all’altra con continuità, percependo, in modo non consapevole, uno spazio equilibrato e armonico. Ogni lettera occupa lo spazio in modo diverso e quindi lascia aree bianche più o meno estese. Chi crea il logo deve essere attento a lasciare lo spazio giusto, che faccia percepire all’occhio una continuità non interrotta e simile tra una lettera e l’altra, anche se questo oggettivamente non accade.
Quando scriviamo al computer una lettera e poi un’altra, il software gestisce questo assemblaggio e non sempre lo fa in modo visivamente equilibrato. Per questo è necessario l’intervento di chi disegna il logo che deve gestire il kern o crenatura, cioè l’avvicinamento o allontanamento tra le lettere in modo sensibile e consapevole.
Anche lo spazio tra le parole, se il logo è costituito da più parole, va osservato con attenzione intervenendo, se necessario, sullo spazio tra una parola e l’altra.
Una cosa importantissima da verificare una volta creato il logotipo è la leggibilità in riduzione, valutando l’avvicinamento delle lettere quando il logo viene ridotto in dimensioni minime. Se lo spazio tra i caratteri è troppo esiguo, anche a riduzioni non eccessive le lettere si uniranno sovrapponendosi. In questo caso è necessario rivedere lo spazio allargandolo. È possibile prevedere due diverse tipologie di logo scegliendone una per la sua riproduzione in dimensioni minime, nella quale si interviene nuovamente sul kern del logo ridotto.
Il carattere scelto nel lettering aggiunge significato e identità al logo
Il carattere aggiunge significato e identità al logo, quindi nello sceglierlo è importante comprendere lo specifico linguaggio visivo che questo può offrire alla comunicazione. In modo molto generico possiamo dire che i caratteri bastoni, cioè quelli che alle estremità non hanno le grazie, sono più lineari, solitamente più freddi e essenziali rispetto ai graziati. Un carattere graziato, nella maggior parte dei casi comunica una maggiore morbidezza e fluidità.
La scelta di un font potrebbe basarsi sia sulla coerenza con il tipo di comunicazione espressa dal segno del logo, sia, talvolta, sulla necessità di renderlo più stabile donandogli una maggiore linearità, laddove questo risulti molto complesso o tondeggiante. Tranne che in alcuni casi, è meglio evitare le scritture per affiancare un marchio. A volte però si sceglie una scrittura proprio per ribadire l’aspetto classico e storico che caratterizza l’oggetto rappresentato dal logo. Le variabili sono veramente molte, la cosa che posso consigliarti è quella di osservare i caratteri utilizzati nei loghi più belli, cercando di scorgere la dinamica che ne ha influenzato e determinato la scelta da parte del designer.
A questo punto manca un solo elemento per concludere il nostro viaggio verso la realizzazione di un logo efficace: il colore. Come scegliere il colore per un logo? La risposta a questa domanda è analizzata nel prossimo passaggio: il colore in un logo.
- Il Brief per creare un logo
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- Il lettering per un logo
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Vuoi aiuto?
Se alla fine di questo percorso ritieni di voler affidare ad un designer della comunicazione la progettazione di un logo o la comunicazione del brand della tua azienda, non esitare a contattarmi, sarò felice di esserti utile.

Ho iniziato la mia attività di appassionata designer della comunicazione, dopo aver conseguito il diploma triennale di Grafica e Comunicazione Visiva presso l’Istituto Europeo di Design di Roma, quando la progettazione grafica avveniva con matita, pennarelli Pantone, fogli Letraset e colla Cow.
Curo il design e la comunicazione visiva per enti istituzionali pubblici e privati, aziende, associazioni, fondazioni e liberi professionisti. Mi occupo di logo design, identità visiva, corporate identity e brand identity per aziende e startup. Creo il logo, la brochure, il sito web e qualsiasi prodotto utile per comunicare in modo efficace, funzionale e piacevole.
Eleonora Giacinti
Designer della Comunicazione e autore del libro Crea un Logo Brillante